Come riconoscere le principali problematiche ormonali femminili

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problematiche ormonali femminili

Affaticamento, irritabilità, perdita di capelli, gonfiore, sbalzi d’umore, difficoltà di concentrazione: sono solo alcuni sintomi delle principali problematiche ormonali femminili. Se alcuni sono del tutto fisiologici, perché collegati alle mestruazioni, all’ovulazione oi cambiamenti che si verificano durante la gravidanza o la menopausa, in altri casi possono essere dovuti ad altre condizioni mediche, anche molto serie. Vediamo insieme tutto quello che c’è da sapere su questo argomento.

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Come agiscono gli ormoni?

Oltre a tutte le pressioni e allo stress della vita quotidiana, le donne si trovano spesso ad affrontare gli effetti fisici, mentali ed emotivi derivati dagli squilibri ormonali. Si manifestano principalmente nei livelli di due ormoni: estrogeno e progesterone. Ma perché succede?

Gli ormoni funzionano come messaggeri all’interno del tuo corpo. Sulla base di sostanze chimiche specifiche, influenzano diverse funzioni fisiologiche, come il metabolismo, l’appetito, la qualità del sonno, i livelli di umore e stress, la frequenza cardiaca e le funzioni sessuali e riproduttive.

Cicli mestruali irregolari, secchezza vaginale, dolore pelvico e fibromi uterini sono solo alcuni dei sintomi che possono verificarsi in caso di problematiche ormonali femminili e per le statistiche ben 4 donne su 5 sperimentano tali problemi durante la loro vita. C’è chi convive con questi squilibri senza nemmeno rendersene conto, mentre per altre donne i sintomi arrivano a diventare persino invalidanti.

Problematiche ormonali femminili: ecco i segnali da tenere d’occhio

Tra le spie comuni di un problema latente, meglio non sottovalutare le seguenti:

  • Stanchezza cronica
  • Aumento o perdita di peso inspiegabile
  • Dolori muscolari
  • Difficoltà a rimanere incinta
  • Gonfiore del viso e secchezza della pelle
  • Perdita di interesse a livello sessuale
  • Eccessiva sudorazione
  • Cambiamento nell’umore

La cosa più pericolosa di uno squilibrio negli ormoni non è in realtà il sintomo, ma ovviamente ciò che può rappresentare. Se il tuo corpo reagisce male alle fluttuazioni ormonali, potrebbe significare che c’è un problema più profondo, molto pericoloso se non trattato.

Normalmente le cause comuni vanno dal diabete ai problemi alla tiroide, ma comprendono anche problemi ghiandolari e tumori benigni o maligni. In particolare, uno squilibrio ormonale potrebbe indicare l’inizio precoce della menopausa, la sindrome dell’ovaio policistico o un’insufficienza ovarica primaria.

In particolare, la sindrome dell’ovaio policistico è una condizione che colpisce circa il 10% delle donne in età fertile e non va affatto sottovalutata. Provoca periodi irregolari, dolorosi o persino la cessazione totale delle mestruazioni e va affrontata tempestivamente. Per evitare che porti all’infertilità, deve essere curata da un medico con una terapia ormonale ad hoc.

A sua volta, tale terapia può però essere associata ad effetti collaterali che includono mal di testa, tensione mammaria, gonfiore, cambiamenti di umore, sanguinamento vaginale e nausea. Come abbiamo anticipato, le problematiche ormonali femminili talvolta si rivelano davvero insidiose e di difficile gestione, soprattutto se dietro c’è un problema più grave.

Come si possono diagnosticare?

Per curare è necessario capire. Sebbene non sia semplice risalire all’origine delle diverse problematiche ormonali femminili, il medico specialista può prescrivere uno o più test diagnostici, come ad esempio:

  • esame del sangue
  • pap test
  • esame pelvico
  • biopsia
  • ecografia

Consigliamo di approfondire sempre i segnali e di non sottovalutare quello che il corpo sta cercando di comunicare. Oltre a una cura medica, se prescritta, a volte potrebbe però bastare un semplice cambio nell’alimentazione, preferendo una dieta a base di frutta e verdura fresca, cereali integrali e grassi buoni, oppure fare più attività fisica e dormire di più. Anche gli integratori aiutano, ma devono essere formulati con vitamine, magnesio, zinco ed estratti naturali di altissima qualità.

Per il calo del desiderio esiste anche un viagra femminile (https://www.disfunzione-erettile.org/viagra-femminile.html per maggiori informazioni sul tema) a base di estratti ed erbe naturali che sono conosciuti e impiegati da secoli nella medicina naturale. Non dimentichiamo che la sessualità è spesso colpita negativamente dalle problematiche ormonali femminili, soprattutto dopo i 50 anni.

Ad esempio, la menopausa porta a un abbassamento del livello di estrogeni, che causa secchezza vaginale e dolore durante i rapporti sessuali.

Se lo specialista non ha riscontrato patologie particolari, si tratta di imparare a convivere con i cambiamenti del proprio corpo, mantenendolo in salute grazie ai consigli appena elencati. Gli ormoni non sono sempre nemici, ma preziosi alleati per la salute femminile: a volte bastano davvero pochi gesti quotidiani per cambiare la qualità della vita.