Quanti e quali sono i tipi di identità digitali?

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Al giorno d’oggi si sente sempre più di frequente parlare di identità digitali, eppure ci sono ancora tante persone che non ne comprendono appieno il significato. Con questo concetto si vuole indicare un insieme di informazioni e di dati che, in un certo sistema informatico, sono legati a una sola persona. Maggiore è il grado di complessità di ciascun sistema informatico usato, più precise e approfondite saranno le informazioni che si riferiscono alla singola persona. Tramite l’identità digitale, quindi, si può accedere, usando delle apposite credenziali, a un certo sistema informatico e poi svolgere le più disparate attività.

In Italia esistono diversi provider abilitati a fornire i servizi di identità digitale più moderni, inclusi SPID e firma digitale. Naturalmente in molte circostanze, ad esempio se si ha la necessità di una firma digitale solamente per autenticarsi per lo SPID, pagare un canone annuo fisso non è molto conveniente. Se si vuole utilizzare questo strumento una tantum o comunque di rado ha senso optare per una soluzione alternativa, ad esempio quella proposta su letterasenzabusta.com, sito tra i più noti per i servizi postali e di identità digitale, in modo da contenere i costi e spendere in relazione all’uso effettivo della firma digitale.

Quali caratteristiche deve avere un’identità digitale

Grazie all’identità digitale, quindi, c’è la possibilità di determinare che una certa persona, in uno specifico momento, ha eseguito l’accesso a un determinato sistema informatico e sta svolgendo una serie di attività. Come detto, per accedere al sistema informatico serve immettere delle apposite credenziali che hanno lo scopo di garantire un’identificazione univoca alla persona e di cui solo quest’ultima, come si può facilmente intuire, dovrebbe essere in possesso.

Quali sono le varie implicazioni

Spesso si tende a pensare all’identità digitale come ad un concetto estremamente variegato e complicato, ma in realtà oggi è qualcosa che si utilizza e con cui ci si confronta nella vita di tutti i giorni.   In realtà, forse la definizione di identità digitali al plurale sarebbe da prediligere. È sufficiente immaginare i numerosi account social che ogni persona può avere. Insomma, tecnicamente si tratterebbe in tutti i casi di identità digitali, che permettono di accedere a un certo sistema informatico tramite l’inserimento di specifiche credenziali di accesso, che corrispondono molto semplicemente a username e password.

Come si può facilmente intuire, l’identità digitale può comportare varie implicazioni, che consentono in modo particolare di aumentare la sicurezza, piuttosto che rendere molto più semplici un gran numero di processi. Per questa ragione, si suole ricorrere a tre esempi che possono tornare decisamente utili per capire meglio il concetto. Avete mai sentito parlare di domicilio digitale? Ebbene, in realtà si tratta dello SPID, ovvero il sistema pubblico di identità digitale. Dopo aver completato l’iscrizione al sito gov.it, ecco che si ottiene la propria spid personale, che si può utilizzare per una gestione puntuale e precisa di ogni tipo di comunicazione che riguarda enti della pubblica amministrazione.

Importanti anche i concetti di PEC e firma digitale. Nel primo caso, si tratta della posta elettronica certificata, che ha lo scopo di garantire un’identificazione univoca del mittente piuttosto che del destinatario di un certo messaggio. Insomma, una mail che viene inviata tramite PEC ha un valore legale sotto ogni aspetto, venendo equiparata a un documento pubblico.

La firma digitale, invece, indipendentemente dal fatto di essere forte oppure leggera, è equiparata, in termini di valore legale, a una firma autografa. Di conseguenza, quando si firma digitalmente un documento è come se la persona in questione avesse firmato quel documento fisicamente a penna, per intenderci. L’identità digitale, quindi, può assumere varie forme, tornando utile in un gran numero di processi e situazioni, anche della quotidianità.